ESCURSIONI DI SABATO 30 GIUGNO

 

Il treno in Val Roia

 

 

La stazione di Airole

 

Breil

 

 

 

foto: S. Torelli

ESCURSIONE N. 18

 

Trenotrekking Breil s/Roya - Airole

 

Descrizione del percorso

 

Originale escursione effettuata utilizzando il treno della linea Ventimiglia - Breil s/R – Cuneo

 

A Breil s/R avverrà l’incontro con gli escursionisti provenienti dal Piemonte con il “Trenotrekking della Val Roia”, organizzato dal Gruppo di Lavoro della CCE, con cui si proseguirà nell’escursione.

 

Partendo dalla stazione di Ventimiglia col treno delle ore 8.02, si giunge in Francia alla stazione di Breil s/R (m 307), nodo ferroviario con la linea proveniente da Nizza, con direzione Cuneo.

S’attraversa il ponte entrando nel paese in direzione S, costeggiando il lago artificiale nel letto del Roia (per l’accumulo delle acque restituite dalle centrali elettriche d’alta quota in riutilizzo verso quelle poste a valle). Procedendo sul lato sn del fiume si sale un pendio collinare per raggiungere il borgo di Libre, oltre il quale – attraverso vecchi uliveti e boschi di macchia mediterranea - si rientra in Italia. Proseguendo sul sentiero si perviene al vecchio posto di frontiera di Fanghetto (m 205), oltrepassato il quale, sempre nella stessa direzione, s’arriva alla stazione di Airole (m 147) in tempo per il trenino delle ore 18.55 per il ritorno a Ventimiglia.

 

 

Note

La linea Ventimiglia – Breil s/R – Cuneo è un’impressionante opera d’ingegneria ferroviaria aperta nel 1928 con soluzioni molto ardite (salite a spirale, ponti, gallerie e viadotti molto elevati) lungo le valli Roia e Vermenagna. Aveva subito gravissimi danni durante il periodo bellico e la sua ricostruzione terminata nel 1979 ha richiesto, oltre ad opere difficili ed onerose, un intenso lavoro diplomatico correndo in gran parte in territorio francese.

Il lungo percorso è di notevolissimo interesse turistico e storico e si svolge lungo una valle molto stretta ed articolata, offrendo stupendi spunti di panorami montani.

 

 

Tempo di percorrenza:  ore 4:30+tragitti in treno   Dislivelli   ↑  310    ↓ 450    Difficoltà  T

(accompagnatori a cura della sezione CAI di Bordighera)

 

Cartografia:    

Cartoguida AsF N. 1 Côte d’Azur – Riviera dei Fiori ed. CAI-CAF (1:25000)

Cartoguida AsF N. 2 Moyenne Roya – Val Nervia e Argentina  ed. CAI-CAF (1:25000)

 

 

 

Rocchetta Nervina: ponte sul torrente Barbaira

 

Panoramica sull’abitato di Airole

 

 

foto di: A. Marchioli

ESCURSIONE N. 19

 

Rocchetta Nervina – Sella d’Abellio - Airole

 

Descrizione del percorso

Da Rocchetta Nervina (m 225) poco prima del paese, in prossimità del parcheggio, si prende un sentiero direzione S (rif. cartogr. AsF 1.3.6) che quasi subito si unisce ad una strada sterrata fino a raggiungere la Cappella di S. Antonio; attraverso fasce coltivate ed uliveti si prosegue su sentiero sempre tra coltivazioni di verde ornamentale, mimose ed ulivi sino ad immettersi in un bosco di pini, lecci e roverelle e in breve si perviene alla località Colla del Capitano (m 429). Si prosegue e salendo ancora si passa accanto alle rovine di vecchie abitazioni in località Campi Cunio, un tempo zona coltivata, ed infine si arriva ad incrociare la vecchia strada militare (m 680) facente parte dell’AVML (Alta Via dei Monti Liguri). Di lì si prende il ramo a dx (verso NNO); dopo circa 500 metri si giunge alla Bassa d’Abellio (m 750) e proseguendo su di un sentiero sulla sn di arriva con una breve salita alla Sella dei Due Abelli (m 799) che, posta a cavallo tra le valli Nervia e Roia, divide il monte Abellio dall’Abelliotto. Proseguendo sulla strada militare in salita verso N, si raggiunge il Passo dei Saviglioni (m 889) dove, abbandonata la strada, si  punta verso SW e la Valle Roia. Oltrepassata la Fontana dei Saviglioni, il sentiero scende sul filo di cresta ed attraversa le località La Stascia (m 633) e Colletto (m 466). Infine su di un’ottima mulattiera si scende ad Airole (m 149).

 

Note

Questa escursione non particolarmente gravosa nel suo progredire, si sviluppa attraverso la vegetazione tipica del territorio, iniziando dagli uliveti e dalle colture floroagricole, per immergersi poi nei boschi di pini e roverelle, alternati a macchia mediterranea. Il monte Abellio ospita numerosi ruderi di opere difensive anche in caverna.

Dalla sommità interessante visione delle due vallate Roia e Nervia.

Interessante il dialetto parlato nelle due località di partenza ed arrivo che, nonostante la modestissima distanza in linea d’aria (meno di cinque chilometri) differiscono in modo sensibile tra di loro.

 

 

Tempo di percorrenza:  ore 6.00   Dislivelli   ↑  664    ↓  740    Difficoltà  E                               (accompagnatori a cura della sezione CAI di Ventimiglia)

 

Cartografia:    

Cartoguida AsF N. 1 Côte d’Azur – Riviera dei Fiori ed. CAI-CAF (1:25000)

Panoramica di Triora

 

Triora e Molini di Triora

 

 

Foto di : S. Torelli

ESCURSIONE N. 20

 

Molini di Triora – Vignago – Corte – Molini di Triora

 

Descrizione del percorso

Superato l’abitato di Molini di Triora, in località Molino Colombeira, sulla dx parte il sentiero inizialmente ripido che sovrasta il torrente Capriolo e conduce a Case Vignago (m 860). Si procede per breve tatto su strada sterrata e poi sulla dx un sentiero in salita attraversa un fitto bosco di castagni e faggi che porta a Case Borgo Sozzo (m 1230). Di qui, attraverso prati a terrazzamento, piegando a dx ed aggirando un piccolo bosco d’arbusti di rose canine, si procede verso Rocca La Mea (m 1307) poi sul sentiero in discesa, al primo incrocio si piega a sn fino ad incontrare una strada sterrata in località Case Loggia (m 1060). Si segue lo sterrato fino al prossimo incrocio, per piegare poi a sn fino a raggiungere la strada asfaltata che si percorre per breve tratto; poi, sulla dx, per comoda mulattiera si raggiunge l’abitato di Corte, che sì attraversa e, sempre sulla mulattiera si scende nuovamente sulla strada asfaltata. A dx per circa 100 m voltando ancora sulla sn, la mulattiera prosegue verso Molini di Triora e, in seguito su un tratto di strada asfaltata, si ritorna al “paese dei 27 mulini”

 

Note

All’inizio di quest’escursione s’incontra l’atelier di un singolare artista tedesco trapiantato in Liguria, che espone le sue opere. Questa escursione conduce attraverso le testimonianze recenti e drammatiche dell’esodo degli abitanti verso il litorale per il fenomeno dell’urbanesimo. Non mancano panorami interessanti in un emozionante ambiente montano.

 

Tempo di percorrenza:  ore 6.00   Dislivelli   ↑  736    ↓ 847    Difficoltà  E

(accompagnatori a cura della sezione CAI di Bordighera)

 

Cartografia:    

Cartoguida AsF N. 2 Moyenne Roya – Val Nervia e Argentina  ed. CAI-CAF  (1:25000)

Il santuario N.D. des Fontaines (Francia)

 

Affreschi nel santuario N.D. des Fontaines (Francia)

 

L’ abitato di Verdeggia

foto : M. Moraglia

ESCURSIONE N. 21

 

N. D. des Fontaines (Francia) – Collardente – Verdeggia (Alta Valle Argentina)

 

Descrizione del percorso

Da La Brigue (Francia), una strada asfaltata conduce al santuario di Nôtre Dame des Fontaines (m 860). Di lì, sulla sn inizia il sentiero che rimonta verso E una costiera di ginestre e in seguito di pini silvestri sullo spartiacque con l’attigua Valle di Bens. Proseguendo verso E appare in lontananza, attraverso la vegetazione, il pianoro alberato del passo di Collardente (m 1601) e sullo sfondo il monte Saccarello (m 2200). Da questo punto il sentiero alterna alla salita tratti di falsopiano. Continuando la marcia nella stessa direzione s’incontrano i primi abeti ed una bella cascata detta “des Fraches” (m 1233). S’arriva poi ad una piccola cappella abbandonata e dopo il guado di un torrentello (ruderi del ponte) si avvistano i primi larici e qualche malga diruta. Ad un certo punto il sentiero punta verso S ed in breve si raggiunge il passo di Collardente sul confine italo-francese (cippo 308) dove transitano sia la carrareccia ex militare S. Bernardo di Mendatica – Colle del Garezzo – Colle Melosa – Molini di Triora, sia il tracciato dell’Alta Via dei Monti Liguri. Si percorre la carrareccia ex militare verso N per circa 800 metri fino ad incontrare a quota 1509 circa sulla dx, il sentiero che scende in direzione S a casa Vesignana (m 1397), tocca la grangia Lerco (m 1298) ed in breve raggiunge l’abitato di Verdeggia (m 1097).

 

Note

Traversata molto interessante, e non eccessivamente faticosa, tra boschi di conifere ed ampi pascoli in ambiente decisamente alpino, ai piedi della vetta più elevata delle Liguri, il monte Saccarello con la sua catena.

Da non perdere la visita della cappella sabauda di N. D. des Fontaines, costruita come posto di sosta su di una delle tante “vie del sale” dal mare al Piemonte ed oltre. Affrescata dal Canavesio nel 1492 con la presentazione di un impressionante “Giudizio Universale” è nota anche come la “Cappella Sistina dei poveri”.

Notevole fenomeno di risorgenza intermittente di un probabile sifone ipogeo nel sottostante torrente, attribuibile al carsismo presente nell’area.

 

Tempo di percorrenza:  ore 4.30   Dislivelli   ↑  750    ↓  525    Difficoltà  E

(accompagnatori a cura della sezione CAI di Sanremo)

 

Cartografia:    

Cartoguida AsF N. 2 Moyenne Roya – Val Nervia e Argentina  ed. CAI-CAF  (1:25000)

 

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